Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato la proposta del vice primo ministro Tatyana Golikova di introdurre giorni non lavorativi nel Paese dal 30 ottobre al 7 novembre. I giorni non lavorativi sono annunciati con la busta paga. Questa misura è forzata a causa dell'aumento del numero di casi di infezione da coronavirus.
In alcune regioni che stanno battendo i record per l'incidenza del Covid-19, le vacanze forzate potrebbero essere introdotte dal 23 ottobre, per decisione dei governatori.
Tra i provvedimenti annunciati anche: la cessazione dei lavori degli esercizi di ristorazione e spettacolo nel periodo dalle 23.00 alle 6.00; per il periodo di vaccinazione ai lavoratori saranno concessi 2 giorni di riposo.
Vladimir Putin ha anche approvato misure a sostegno degli affari proposte dal vice primo ministro Andrei Belousov. Tra le principali proposte: nei settori delle piccole e medie imprese, per effettuare pagamenti nell'importo del salario minimo (il salario minimo, ora è di 12 792 rubli) per dipendente, questi pagamenti richiederanno 27 miliardi di rubli; per riprendere il programma di sostegno al credito per l'attività interessata, sul quale potrebbero essere spesi circa 40 miliardi di rubli.
Secondo Tatyana Golikova, "l'aumento della mortalità è particolarmente preoccupante", per diversi giorni il numero di morti per COVID-19 ha superato i 1 al giorno. Oltre il 27% dei posti letto ospedalieri per i pazienti con COVID-90 è occupato in 19 regioni e 18 entità costituenti della Federazione Russa hanno raggiunto un livello critico di mortalità.
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